Aperto per virus.


Premessa, oggi è giovedì 12 marzo 2020.

Lui è Alessio.
Alessio ha prenotato 10 giorni fa e da domenica è mio ospite qui Al Ponticello perché sta lavorando in zona.
E' arrivato un giorno prima che scattasse il pandemonio con le restrizioni che noi tutti stiamo vivendo.
Recensendo i miei ospiti da 1 a 10 gli do 9, ma solo perché mi fa bere da solo e non tocca un goccio d'alcool.

Da 2 giorni i ristoranti chiudono alle 18 così gli ho chiesto se preferiva che gli preparassi qualcosa per cena, proposta accolta felicemente.
E allora è da un paio di sere che ci incontriamo poco dopo le 19, lui per cenare e io per fare un aperitivo.
Ieri gli ho preparato la polenta con l'hummus, 2 uova, pomodorini al forno con origano e giardiniera fatta in casa.

Ci sediamo al "a-social table" come se fossimo dei lord inglesi, lui ad un'estremità e io all'altra, lui con acqua naturale io con una birretta e chiacchieriamo tenendoci compagnia a vicenda: gli racconto che ho incontrato Sarah a Capoverde dove io facevo kitesurf e lei turismo sessuale (un giorno ti racconterò anche questa storia) e lui mi racconta della sua vita a Rovereto di Trento, zona che amo e conosco.
Dalla vetrata osserviamo Comacchio che si specchia sull'acqua del canale e seguiamo con lo sguardo le luci blu delle auto delle forze dell'ordine che pattugliano il centro storico, le sole auto lungo le vie deserte.

Oggi Alessio tornerà a casa e io continuerò a lavorare qui perché Al Ponticello è aperto.
Intendiamoci, se puoi stare a casa stacci!

Siamo aperti solo per chi è qui necessariamente per lavorare e non può fare diversamente, offrendogli tutta la nostra ospitalità e accoglienza.

Nel frattempo continuo a sistemare le camere perché, quando ritorneremo a regime, non avrò scuse se saranno in disordine😃.

Grazie ad Alessio e tutti voi che ridete con me.
Riccardo

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